1 BACK UP: QUELLA PAROLA UN PO’ DATA PER SCONTATA , TRASCURATA, SPESSO SCONOSCIUTA MA DI ESTREMA IMPORTANZA; ORA VI SPIEGO IL PERCHE’.
Girando per gli uffici ormai da 20 anni, quando chiedo agli utilizzatori di pc, soprattutto a clienti nuovi, se fanno il backup, l’ 85 % mi RISPONDE sempre: “si si certo!!!”, guardandomi con aria un po’ risentita ,come se chiedessi una cosa dell’ altro mondo o li considerassi degli sprovveduti; poi però andando oltre la richiesta su come eseguono le copie, dove le eseguono e quando, tutti cadono dalle nuvole, dimostrando di non sapere nulla o quasi su cosa viene copiato e messo al riparo da eventuali perdite di dati. Spesso mi sento dire da utenti che non hanno nessun sistema di salvataggio installato: “ si ma tanto il pc fa la copia da solo , si ma tanto non si rompe mai, si ma non ho mica tempo di fare le copie PERCHE’ devo correre a casa , ma dai !!! bisogna pensare in positivo cosa vuoi che succeda!!!”. E invece poi matematicamente per la legge di Murphi, succede che perdono tutto. Con il questo preambolo, tra l’altro del tutto veritiero, vorrei fare un po’ di luce sui backup, che cosa sono e come si articolano , in maniera tale da far comprendere anche a chi non e’ del settore la grande importanza che hanno nella salvaguardia del nostro lavoro quotidiano, quindi cercherò di utilizzare parole semplici e alla portata di tutti, magari a volte anche sembrando poco professionale , ma l’intento è di far capire a tutti il nocciolo della questione. Con la parola backup intendiamo il processo, l’azione, il ” lavoro” di copia dei dati contenuti all’ interno degli pc su supporti adibiti alla loro conservazione: tali supporti possono essere di varie tipologie che saranno trattate in seguito. I back up possono essere di diverso tipo, e per semplicità li dividerei in due grandi tipologie: il primo è il backup semplice dei dati, mentre il secondo è il disaster recovery. Tra i due tipi c’è una differenza sostanziale: Il backup normale e’ la copia pura e semplice dei file prodotti dall’ attività lavorativa, quali documenti di word, file di excel, file eseguibili , archivi di programma e quant’ altro. Il disaster recovery, invece, e’ la copia di file ma in sè ha anche la caratteristica di copiare tutti i file di sistema e la struttura di configurazione della macchina, allo scopo di ripristinare, in caso di necessità, la macchina completa e funzionante così com’era al momento dell’ esecuzione della copia. Quindi ricapitolando, se eseguo un backup semplice copio solo i files del mio lavoro e, in caso di rottura del pc, prima di reinserire i dati nella macchina dovrò reinstallare il sistema operativo, i drive di funzionamento delle periferiche, riconfigurare tutti i collegamenti di rete gli account di posta, ecc… e solo allora potrò ricopiare i dati all’ interno del pc e utilizzarli. Con backup disaster recovery invece si ripristina l’intera macchina con tutta la sua configurazione (dati compresi) in un solo passaggio. Per quanto riguarda i supporti di back up, ovvero i dispositivi che conservano i dati, ve ne sono di vari tipi ; ad oggi sono disponibili dischi esterni usb , dischi di rete “nas” , spazio in cloud , unità di salvataggio a nastro , cassetta ecc… Una volta eseguito il backup si consiglia sempre che le unità di salvataggio usate siano tassativamente tenute lontano dall’ elaboratore, possibilmente messe in luoghi difficilmente visibili, per minimizzare i rischi di incidente multiplo. Un esempio fra tutti: entrano in ditta la notte, rubano il pc e tutte le unità di backup collegate cassette dischi usb e quant’ altro, e il risultato è che ho perso tutto ancora, vanificando tutti i miei sforzi per avere una copia di sicurezza.
Cause che possono intervenire nella perdita di dati.
1 cancellazione involontaria dei dati da parte degli utenti che usano il pc
2 Rottura fisica “ molto frequente” dell’ disco interno del pc o di qualche suo componente in cui sono caricati i dati.
3 Furto dell’ elaboratore.
4 Fulminazione dell’ elaboratore per sovraccarico di tensione sulla linea o per caduta fulmine sulla linea e nei pressi dell’ elaboratore “anche a distanza di parecchi metri”.
5 Caduta di liquidi sopra l’elaboratore “ tazza di caffè sopra la tastiera del notebook” ecc.
6 Virus informatici che rendono i file irrecuperabili esempio (ransomware).
Alla fine, qualora avvenisse uno degli eventi sopracitati, bisogna sempre partire da una copia valida e funzionante altrimenti non viene recuperato nulla.